Pubblicato su 6 Dicembre 2014
da
frontediliberazionedaibanchieri
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RIEQUILIBRIO FISCALE
Sono sempre maggiori le richieste che mi arrivano di verifica delle rateizzazioni concesse ad Equitalia a contribuenti MOROSI E NON EVASORI.
Ebbene, il 99,5% del periziato (oltre un migliaio) dimostra che Equitalia, utilizzando un piano di ammortamento alla francese, esplicitamente vietato dalla
normativa italiana, nelle sue rateizzazioni nasconde un importo di
interessi che supera di gran lunga la soglia dell’usura ex legge 108/96.
Innanzitutto è bene fare alcune precisazioni, tutti gli oneri accessori che vengono corrisposti ad Equitalia, sono in realtà emolumenti destinati agli Enti impositori (INPS, Agenzia delle Entrate etc.), mentre Equitaliarecupera esclusivamente il proprio aggio senza aumenti di nessun genere, neanche in caso di dilazioni di pagamento.
E’ vero però che Equitalia ha optato arbitrariamente,
anche per l’applicazione del piano di ammortamento alla Francese che
consiste nel fatto che le rate previste sono costanti e gli interessi
vengono calcolati sul capitale residuo.
Tenendo conto di ciò, questo
metodo è, però, soggetto all’applicazione di un tasso effettivo (TAE),
superiore al tasso contrattuale stabilito dalla legge, che determina
inequivocabilmente una corresponsione di interessi maggiore del dovuto, a
danno di chi sottoscrive la rateizzazione e, quindi a discapito
del contribuente.
Difatti,
molteplici sentenze hanno accertato tale evidenza, imponendo un
ricalcolo del piano di ammortamento con un tasso sostitutivo.
Le
perizie sono uno strumento indispensabile per proporre ricorsi e
rendere nulle le cartelle, come stabilito dalla Cass, Civ, Sentenza 21
Marzo 2012, n. 4516: ”l’omessa indicazione delle modalità di calcolo
degli interessi rende nulla la cartella esattoriale quando l’operato
dell’ufficio diviene ricostruibile solo attraverso difficili indagini,
dovute alla vetustà della questione, che non competono al contribuente,
il quale vede così, violato il suo diritto di difesa”
Ma ancora.
In quanti sanno che grazie ad un istituto chiamato autotutela per ogni contribuente con perizia alla mano è possibile, senza costi, rimodulare il proprio piano di ammortamento?
E’
risaputo, io sono per un riallineamento fiscale che consenta a tutti di
contribuire, laddove ci sia necessità, in base alla propria capacità
contributiva.
E’ altrettanto risaputo che a mio parere uno Stato se è Sovrano NON deve imporre tasse ai cittadini,
perchè per il suo fabbisogno può semplicemente battere moneta. Le tasse
in questo modo, ad un livello bassissimo, servirebbero solo a
finanziare servizi di welfare che però dovrebbero essere giustificati in
totale trasparenza.
Ma fino a che non arriveremo a questo punto, e ci arriveremo, sappiatelo.
Il peggior strozzino è Equitalia: oggetto
di odio incondizionato e incommensurabile. Inumana e vessatoria, fredda
calcolatrice di folli interessi, forte con i piccoli imprenditori e
spuntata con grandi evasori: la società che riscuote i tributi per conto
dello Stato sarebbe responsabile, a sentir la vulgata, di tutti i mali
di questo paese.
Allora io vi indico la strada, poi liberissimi di seguirla oppure no.
Evitate di pagare, aspettate le cartelle esattoriali.
Al di sotto dei 50.000 € per legge Equitalia è tenuta a concedere una rateizzazione su semplice richiesta.
Contattatemi con il piano di ammortamento in mano, si hanno tempo 60 giorni.
E
vi posso assicurare che non solo ci sono sgravi, ma per evitare denunce
penali che minerebbero ancora di più il braccio ormai disarmato di
Equitalia,può succedere in breve tempo
di vedersi annullare il debito, o quanto meno ridurlo a cifre
bassissime, con la tranquillità di poter saltare otto rate senza alcun
tipo di azione esecutiva e con l’obbligo sancito da recente sentenza
della Cassazione, da parte di Equitalia, di dimostrare un tentativo di
accordo stragiudiziale entro 30 giorni con il cittadino.
Pena nullità della cartella, stabilita da un semplice Giudice di Pace.
Gli strumenti esistono, usiamoli.
Tratto da:http://rossellafidanza.altervista.org/
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